“Che cosa siamo, che cosa non siamo” di Gianluca Massimini

Recensione di Anna D’Auria

cosa siamo cosa non siamo

“Che fare? era andata allora chiedendosi in quei momenti, e come uscirne? perché una soluzione, pur scomoda, andava trovata.”

Che cosa siamo, che cosa non siamo è un’interessante raccolta di otto racconti accomunati dal tema dell’amore tra un uomo e una donna.

È il racconto delle tante sfaccettature dell’amore, passando dall’illusione della ragazza ancora giovane all’amore coniugale, alle difficoltà che ogni matrimonio incontra fino all’estremo del tradimento, all’amore libero per arrivare a quello, struggente, per i figli.

Angela, la mia amica

“Nel frattempo, mentre stiamo per sederci, passa un tizio e si ferma dando l’idea di conoscerlo da una vita e lo abbraccia forte, e non mi presenta come la sua ragazza.

“Ha detto amica. Sì, Angela, la mia amica, ho capito bene. A quel punto sono rimasta di sasso, e senza parole.”

Il fil rouge

Cos’è che lega un uomo e una donna, quel filo sottile che unisce e talvolta, col passare del tempo, soffoca?

Perché ciò che sembrava bello e desiderabile si trasforma in una trappola mortale, dalla quale sottrarsi per poter sopravvivere?

“Di fronte a questa incompatibilità, allora, anche lei in quei giorni di cielo livido e freddo intenso cominciò ad andarsene in giro, pensando che fosse una cosa giusta non rimanere in casa a soffocare, ad impazzire sola in compagnia del bambino, ma che fosse suo dovere uscire e accettare la vita per quella che è, e tornare a sentire.”

Che cosa siamo, che cosa non siamo

Solitudine versus libertà

E poi la solitudine, non quella subìta ma quella scelta, abbracciata in nome di una indipendenza spesso non compresa, soprattutto se la scelta riguarda una figura femminile.

L’incredulità di chi vive accanto, la pretesa di sottomettere un tale spirito libero e la necessità di criticalo e sminuirlo, perché la libertà fa paura. Soprattutto in una donna.

“Certo, quando ti presenti a cena da sola, senza qualcuno, – continuò, – ti guardano strano, e non capisco perché.

“Pare che il mondo ti dica che devi per forza stare con qualcuno, altrimenti non hai senso, ma cosa vuol dire?

“Poi magari lui ti soffoca, ti dice cosa fare, e a lungo andare ti chiude in casa, in un recinto, e si aspetta che alla sera tu gli faccia trovare tutto pronto e i panni stirati.”

Vizi privati e pubbliche virtù

E ancora, le false amicizie, la superficialità, il giudizio, la comoda pinguedine di un’esistenza borghese falsa e piatta infarcita di solitudine e tradimenti.

“Fu così che, accesa la sigaretta, si disse tra sé, pensando a Mara: Ma chissà cosa avrà nella testa, cosa avrà da ridire, questa donna? – e alzò le spalle, – ma tu guarda… – continuò, – e mio marito che mi costringe a passare qui il fine settimana, con questa gente… –

“E tornò di nuovo alle risa di lei che l’avevano irritata, forse ancor più delle parole. Tirò pertanto un’altra boccata a pieni polmoni.”

Amore con la A maiuscola

In Che cosa siamo, che cosa non siamo troviamo, contrapposto al vuoto dell’apparenza, l’amore vero che trionfa nella difficoltà, che sostiene e rende la vita un’avventura meravigliosa, che dà la forza di ricominciare anche quando sembra che nulla più sia importante.

“Scorsi quindi mia madre, con un modo suo particolare e che l’accompagnava sempre, anche nei momenti più bui quando lui meno l’ascoltava, farglisi accanto e stringergli le braccia al collo per baciarlo, per accarezzarlo più volte.

“E fu così allora che ogni cosa circa l’amore mi fu chiara.”

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Sicurezza e stereotipi

E quando il lavoro manca, e le sicurezze vengono meno, e il rapporto si sfalda e pian piano l’amore finisce; si va allora sul personale, si sminuisce l’altro per non sentirsi inutili, inferiori, fino a rovinare tutto perché la pressione è insopportabile:

“Quando ho portato i miei trecento euro a casa, per esempio, il primo mese e ho comprato il vino per brindare si è subito incazzato e ha alzato la voce. Mi ha strappato la bottiglia dalle mani e l’ha riposta in fretta nell’armadio, dicendomi che ero folle e che ci dovevo pensare, che non la dovevo sprecare.

“È rimasto allora di umor nero per tutta la serata, rovinandola anche a me in effetti, facendomi sentire in colpa.”

In Che cosa siamo, che cosa non siamo Gianluca Massimini compie una ricognizione a 360 gradi dei sentimenti che abitano il cuore di uomini e donne, e riesce a farlo egregiamente nello spazio ristretto di otto racconti utilizzando uno stile asciutto e pulito.

I racconti hanno lunghezze diverse e trattano temi anche distanti tra di loro. Sono narrati spesso in prima persona, altre attraverso dialoghi ben costruiti ed efficaci.

La scrittura è spesso spezzata, l’ambientazione conserva tinte scure anche quando descrive paesaggi ameni.

La lettura resta piacevole anche se induce alla riflessione.


Sinossi

“Come accade spesso in amore, quando in una coppia la passione si fa da parte per lasciare il posto all’affetto dopo tanti anni di convivenza, anche tra Lisa e Paolo con l’andare del tempo erano cambiate molte cose e dopo i primi momenti folgoranti in cui l’ardore l’aveva fatta da padrone, rallegrando e conducendo lietamente i loro giorni senza freni e ipocrisie, quel fuoco esuberante e mai sazio e che mai trovava pace a poco a poco s’era spento, lasciandoli solo con la gioia di rimestare ogni tanto col bastone tra le ceneri crude.”

 

Scheda libro:
Titolo: Che cosa siamo, che cosa non siamo
Autore: Gianluca Massimini
Genere: racconti
Editore: Lampi di Stampa
Data edizione: giugno 2015
Pagine: 77
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