I vicoli stretti di Poggio Sant’Elvio di Marta Bardi

recensione di Sabrina Corti

Poggio Sant’Elvio sembra tranquillo.

Le sue case famigliari, i suoi vicoli acciottolati, le sue strade strette, la sua distanza dalle grandi città, il suo apparente distacco col mondo frenetico moderno ne fanno un luogo sicuro.

Così almeno sembra.

Questo bel romanzo di Marta Bardi si apre con un episodio appartenente al passato: un delitto, per la precisione un tentato omicidio, da parte di una donna nei confronti di un’altra donna.

Poi, il capitolo si chiude, quasi fosse un episodio fuori dal tempo, scollegato da tutto il resto.

Il senso di suspance che ha pervaso il primo capitolo lascia il posto ad un ambiente famigliare ed accogliente.

Siamo nella casa di Brenda, una donna vedova, madre di cinque figlie.

Cinque donne diverse e uguali, esattamente come i viottoli di Poggio Sant’Elvio. E come i vicoli che conducono all’origine comune, la piazza del paese, anche per queste cinque figlie l’approdo è sempre la casa materna.

Intima è la rappresentazione di ciascuna di loro, così diverse tra loro come lo sono le dita della mano, eppure promananti dal medesimo arto.

Marta Bardi ci affida queste donne appassionate, tumultuose, combattute, sincere ma, quasi come se fosse una necessità, pronte a mentire per un bene superiore.

I vicoli di Poggio Sant’Elvio paiono così tranquilli. Il gravissimo fatto di cronaca che lo aveva eletto quale teatro sembra essere stato dimenticato sino a quando, il tranquillo paesino viene scosso da nuovi inquietanti eventi.

Per i vicoli, infatti, si aggira un killer che colpisce soggetti più o meno collegati alla famiglia di Brenda.

Omicidi che si compiono anche a chilometri di distanza ma che conducono sempre alla casa di Brenda.

La scrittura di Marta Bardi è piacevole e interessante.

I vicoli di Poggio Sant’Elvio è sicuramente un romanzo ben articolato e che non lascia nulla al caso.

Il killer ha sete di giustizia: colpisce per punire. E non sbaglia.

La rappresentazione dei singoli personaggi è puntuale ma mai prolissa. Marta Bardi è molto brava a farci comprendere la loro personalità senza nulla togliere all’immaginazione del lettore.

Pur essendo un romanzo con moltissimi personaggi principali e tante comparse, I vicoli di Poggio Sant’Elvio non arreca confusione. Tutti i soggetti risultano chiari e senza sbavature.

Personalmente ho molto apprezzato l’elencazione dei singoli personaggi, del loro ruolo e dei legami famigliari. Non accade, ma se dovesse accadere di dover collocare il singolo personaggio nel romanzo, questa elencazione aiuta.

Marta Bardi si prende cura del lettore, non lo assilla, non lo annoia, lo tiene attento senza stancarlo.

Molto piacevole è la sensazione che ci lascia il finale di questo romanzo: nessun amaro in bocca. Tutt’altro.

Persino la convinzione che … giustizia sia stata fatta. In ogni senso.

Scheda del libro
Nome libro: I vicoli stretti di Poggio Sant’Elvio
Autore: Marta Bardi
Genere: narrativa – giallo
Editore: Pietro Macchione Editore
Data edizione: 2014
Pagine: 224

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