“Sotto il burqa” di Deborah Ellis e Nora Twomey

“Sotto il burqa”
di Deborah Ellis e Nora Twomey
recensione di Emma Fenu
Sotto il burqa è una graphic novel ispirata al romanzo di Deborah Ellis e tratta dal film di animazione di Nora Twomey, edita da Rizzoli nel 2018.
Occhi di smeraldo e pelle di ambra.
Capelli corvini, mento appuntito, naso diritto.
Parvana ha 11 anni e vive in Afghanistan all’epoca sotto il regime talebano.
Sono tempi duri per tutti, soprattutto per le donne e le bambine.
In una terra ricca di mille storie e illuminata da mille stelle, profumata di spezie e colorata da drappi di seta, pietra preziosa chiusa fra monti e deserti, si sono alternati conquistatori e battaglie.
Il colpo di stato e la conseguente guerra civile portarono all’instaurarsi, nel 1996, di un regime terribile che imponeva la distruzione di libri e di mezzi di informazione, l’incarcerazione di ogni dissidente e la relegazione delle donne a oggetti di proprietà del padre prima e del marito poi.
Interdette dallo studio, coperte dal burqa, date in sposa ancora bambine, picchiate, umiliate e sottomesse, le donne dell’Afghanistan soffrirono moltissimo.
Oggi, dopo la redazione di una nuova Costituzione, la situazione è migliorata, ma il percorso di emancipazione ed educazione alla libertà non è che all’inizio.
La forza del popolo è ancora viva, sotto troppe macerie e onde di sangue.
Cambierà il destino e il futuro sarà costruito da tutte e tutti, come un palazzo di rara bellezza che svetta verso il cielo.
“Sotto il burqa” racconta la storia di una eroina determinata e coraggiosa che non si lascia abbattere dall’incarcerazione del padre, reo di aver istruito le proprie figlie, e, fingendosi un maschio, sfida l’ingiustizia costruendo legami umani solidi e positivi.
La lettura conquista per i dialoghi semplici ma carichi di emozione e per le immagini che riportano i colori del deserto in balia del sole e della notte, fatta di ombre.
Il testo si chiude riportando i versi del poeta Rumi:
“Alza le tue parole, non la voce.
È la pioggia che fa crescere i fiori non il tuono.”
Un messaggio di grande valore per ogni donna e ogni uomo, per ogni bambina e ogni bambino, in qualunque parte del mondo, in qualunque situazione di conflitto, sia esso sociale o familiare.
La pace e la libertà si realizzano con grandi gesti che costruiscono, non con meschine azioni che distruggono.
Il coraggio non è violenza. Mai.
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Sinossi
Tratta dal film di animazione di Nora Twomey e ispirata al romanzo di Deborah Ellis, una graphic novel intensa ed emozionante sulla ribelle Parvana.
È afghana, ha undici anni e, come tutte le donne sotto il regime talebano, non è libera di girare da sola.
Finché, dopo l’arresto del papà, decide di vestirsi da uomo e uscire di casa per provvedere alla sua famiglia.
Un racconto duro, di una vita immaginata ma basata sulla reale condizione di molte donne.
Un racconto di privazioni e di diritti negati.
Ma anche un racconto di coraggio e di speranza, che invita a lottare sempre per la propria libertà, con determinazione ma mai con violenza, come ricorda, potente, la chiusura affidata al poeta mistico Rumi: “Alza le tue parole, non la voce. È la pioggia che fa crescere i fiori, non il tuono”.
Una risposta.
Bella recensione!