Via Castellana Bandiera

di

Emma Dante

recensione di Maria Lucia Ferlisi

Rosa in compagnia di Clara ritorna a Palermo, la sua città nativa dalla quale è fuggita molti anni prima, senza mai più far visita alla sua famiglia. C’è un matrimonio, ed è il pretesto per farvi ritorno, forse per ricucire quello strappo che l’ha fatta allontanare.

Stanno cercando via Castellana Bandiera, ma non riescono a trovarla. Sono ore che girano senza trovarla, anche il navigatore sembra non conoscere la strada;  chiedono e nessuno risponde. Fino a quando affrontano una lingua di via e si trovano bloccate da un’altra auto che transita dalla parte opposta, alla guida c’è una donna anziana.

Si fermano e si guardano in cagnesco. Nessuna delle due arretra. La via non ha sensi unici ne sensi vietati. Quindi a chi tocca retrocedere? La vita di ferma. Le due donne al volante, nel caldo torrido di agosto non si arrendono. Scendono tutti in strada a inveire e a scommettere. Come la famiglia Calofiore,  con il padre padrone Saro, 5 figli, nipoti, e nuore, vedovo due volte, con lui vive anche  la suocera Samira, alla guida della fiat punto che sta bloccando Rosa e Clara in via Castellana Bandiera.

      

In quello spazio ristretto si scontrano due donne la cui vita non è stata facile, entrambe hanno sofferto e portano ancora le cicatrici del loro dolore, negli atteggiamenti e negli sguardi in quella sorta di duello che affrontano. Il duello della vita. La lotta per affermare la propria libertà la propria indipendenza.

Non è facile, lo si legge negli occhi delle due donne.

Il dolore, in quello scontro silenzioso, esplode e le donne riescono a comprendere che è giunto il momento per elaborarlo ed andare avanti nella vita. Ognuna a suo modo.

Il romanzo Via Castellana Bandiera di Emma Dante ha le caratteristiche del dramma teatrale, del grottesco, della simbologia. Una storia che può sembrare troppo grottesca, ma è una storia che pulsa verità e realtà come poche.

Un romanzo che ti trascina nel dolore dei due personaggi e senti la provocazione dei loro gesti e comprendi quanto per loro possa risultare arrendersi. Una scrittura forte, siciliana, sicura che si addentra negli animi e come una serpe si insinua e ne fa scaturire la forza e il dolore.

Emma Dante con via Castellana Bandiera mostra la teatralità della vita, perché la vita è questa, un’esasperazione dei sentimenti che esplodono in tutta la loro drammaticità ed allora devi fare i conti con la vita, con il passato e forse solo allora può riprendere a muoversi nella giusta quotidianità.

In quel vicolo, in quel tratto di strada solitaria esplodono drammi vecchi, lotta con il dolore più antico che da sempre s’introduce nelle viscere della donna. In quel tratto di strada angusta la resa dei conti si drammatizza e mette a nudo le offese arcaiche che si perpetrano ai danni delle donne.

Ma le donne hanno una forza atavica e sanno come affrontare e quando arrendersi alla vita.

Un grande romanzo.

https://www.amazon.it/Via-Castellana-Bandiera-Emma-Dante-ebook/dp/B0067BK2SQ/ref=sr_1_6?s=dvd&ie=UTF8&qid=1550653183&sr=8-6&keywords=Emma+Dante+libri

Sinossi

In via Castellana Bandiera – una viuzza di Palermo, anzi una fessura che neanche si trova nelle tavole di Tuttocittà, stretta tra il mare e la montagna – vive la schiamazzante famiglia Calafiore, dominata da un patriarca tirannico, il settantacinquenne Saro. Cinque figli, nuore e nipoti, tutti nella stessa palazzina (si odiano, ma per nessuna ragione al mondo si separerebbero). Quando nel loro territorio si scatena una disputa – due auto che non vogliono cedere il passo e bloccano per un giorno e una notte il vicolo – sono i Calafiore a guidare il coro di spettatori-tifosi e a organizzare un giro di scommesse. Ma la farsa è destinata a diventare tragedia.
Titolo: Via Castella Bandiera
Autore: Emma Dante
Casa Editrice: Rizzoli