Difettosa di Moka

Recensione di Federica Sanguigni

Difettosa è una silloge poetica di Moka (Monica Zanon), pubblicata nel 2017 con “Youcanprint”.

“Con la poesia misuro le mie cicatrici”

Si apre con questa affermazione la raccolta di versi di Moka. Un pensiero che potrebbe essere esso stesso il verso di una poesia, una sorta di incipit che apre a riflessioni e considerazioni. Vien subito da pensare al potere della poesia, che va dal conoscere se stessi, inabissarsi nelle proprie profondità fino all’emersione dell’io attraversando e misurando, appunto, le proprie cicatrici.

Moka non ha paura di scendere nel proprio animo e di indagarne ogni anfratto. E lo fa con armonia e consapevolezza, restituendoci versi evocativi e di grande suggestione.

Non ho pianto il giorno della mia fine

perché là non c’era che la mia anima scavata,

adagiata sulle ossa che mi avevano segnato il tempo

vuoto:

dopo il silenzio, mi si rovescia addosso solo l’affanno,

sono di nuovo alla ricerca della mia vita,

ne sento la presenza, la carezza e la stretta. 

Difettosa è una raccolta che unisce, alla profondità dei versi, la voce silenziosa e possente dell’immagine. Fotografie dell’autrice stessa, per la maggior parte, ma anche di suoi collaboratori, regalano al lettore una scenografia che spazia nella natura e in dettagli che l’occhio attento saprà cogliere in ogni sfumatura. L’immagine diviene essa stessa poesia e i versi si vestono della immobilità dello scatto. Una staticità solo apparente. L’attimo catturato, in realtà, è in movimento, è fuggito via.

Le stagioni, la natura, l’amore, il tempo. I temi della poetica di Moka, divorata dal fuoco matto delle mie perversioni, si snodano tra le parole regalando emozioni e invitando all’introspezione, in un altalenarsi di sensazioni che stupiscono per la loro universale appartenenza.

L’umana sorte tenta d’insinuarsi:

flauti per guardare lontano,

ma di ritorno è il mondo

che ristabilisce gli equilibri

con la musica del vento.

La poesia di Moka è lieve come la brezza estiva. Mai invadente, mai inopportuna, è elegante e discreta. Non lascia nulla al caso, non improvvisa e non vacilla. Si poggia delicatamente, ma con fermezza, sui confini invisibili dell’animo e scruta l’orizzonte con la precisione di un navigatore esperto.

Difettosa è l’espressione dell’amore immenso di Moka per la poesia, il filo che tiene unite le sue emozioni, i suoi segreti, i suoi ricordi. La poesia diventa voce e ascolto, immagine e parola, tempo e spazio, passato e futuro. Universalità.

(Ri)scoperta.

Ma io sono quell’albero e

la mia corteccia è scavata già,

segnata dalle sconfitte e dalle rinascite.

 

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Sinossi:

Una silloge poetica-fotografica: perché? Per fornire all’osservatore almeno tre visioni differenti delle storie narrate. Perché la poesia è visionaria e indagatoria, mentre la fotografia cattura la realtà dell’istante e consegna un altro dettaglio al lettore.

Titolo: Difettosa
Autrice: Moka (Monica Zanon)
Editore: Youcanprint
Anno di pubblicazione: 2017